I mie colleghi mi dicono che assolutamente il rapporto rischio/beneficio è tale che oggi è sconveniente continuare a fare il chirurgo, soprattutto il chirurgo estetico. Meglio fare solo il medico estetico e fare solo “punturine “, meno responsabilità oggettive, non c’è lo stress della sala operatoria e poi è sicuramente meno frequente lo stress cronico derivante dalla “sindrome da indennizzo” del paziente. Paziente che mi dicano non si chiama più paziente ma utente, che crede sia lecito denunciarti (tanto dottore avrà una assicurazione!) anche se non presenta problemi alcuno.

Ma l’amore è Amore ! 

Ma allora in cambio di vedere riaccendersi gli occhi e la vita sociale di una 17enne che non usciva di casa perché aveva un naso veramente orribile, in cambio di ridonare un sorriso e una voglia di iniziare Vivere ad una 60enne segnata dalla vita, per tutte quelle volte che aiuti a far ritrovare una sicurezza interiore e superare gli ostacoli sociali, o rendere bella e funzionale una regione anatomica che prima era fonte di disagio e vergogna… in cambio chiedo di ridarci un pò del vecchio rispetto che si nutriva per il medico….fateci sentire importanti per quello che facciamo fosse non altro per la disponibilità continua, tenere il cellulare acceso 24 ore al giorno 365 giorni anche a Natale!

Trattateci da uomini di scienza, non trattate la chirurgia estetica alla stregua del parrucchiere e dell’estetista. La chirurgia estetica dei media, quella che voglio e posso avere tutto perché pago, subito e che sia bellissimo, anche se parto da una situazione difficile, al massimo delle mie aspettative e a poco prezzo.

Ridiamo Onore a questa scienza così ultimamente declassata, e Rispetto a quelli che in questi anni difficili continuano a praticarla con amore serietà e devozione.