RINNOVAMENTO DELLO STRATO EPIDERMICO
PEELING

Si tratta di metodiche che permettono il rinnovamento dello strato epidermico, e a volte la stimolazione di quello dermico, allo scopo di diminuire i segni cutanei quali piccole cicatrici, macchie cutanee, sottili rughe, o semplicemente per ridonare alla pelle un aspetto più fresco e luminoso. Il peeling può essere meccanico . Si parla allora di dermoabrasione, cioè abrasione meccanica che può essere effettuata con una specie di trapano con testine leviganti, oppure con delle polveri abrasive. Il primo è piuttosto aggressivo e era indicato prima dell’avvento dei laser per cicatrici acneiche; le polveri abrasive sono invece molto delicate. Un peeling può essere effettuato con varie apparecchiature laser o luce pulsata. Queste possono essere molto delicate e quindi rappresentare dei trattamenti ambulatoriali come per la luce pulsata, oppure diventare dei propri interventi da eseguire in sedazione e che richiedono alcuni giorni per il ritorno alla vita sociale come il caso dei resurfacing con laser CO2 ultra o superpulsato. Il peeling chimico è quello invece operato con sostanze chimiche appunto che, a seconda della tipologia, può ottenere un risultato molto diverso sia nell’immediato che come risultati a distanza.

I più usati, in quanto trattamenti ambulatoriali che non richiedono sospensione dell’attività lavorativa e sociale, sono i Soft peeling, peeling superficiali che interessano epidermide come esfoliazione e di riflesso il derma superficiale come stimolazione per ridonare alla pelle un aspetto luminoso curato a trama più omogenea e colore uniforme. Questi sono molto vari e il loro studio ne fa nascere sempre di nuovi e in nuova combinazione. L’obiettivo è quello di attenere il miglior risultato con minor effetti collaterali transitori quali rossori ed esfoliazione. Le sostanze più usate sono gli Alfaidrossiacidi, l’acido glicolico, il piruvico, l’acido lattico, l’acido mandelico, il salicilico, il tricloroacetico e molti altri e in molte altre combinazioni. Il medico sceglierà il più indicato secondo il caso e parlando con la paziente per capirne le aspettative e concordare il tipo anche in base all’evoluzione del peeling come rossore esfoliazione etc nei giorni a seguire. In genere la tecnica è semplice si basa sul detergere la cute ed applicare un sottile strato di sostanza partendo dalle regioni più spesse e meno delicate. Importante è monitorare il tempo di posa, molto variabile da sostanza e sostanza e da persona e persona. Quindi la sostanza viene poi tamponata ed applicata una crema lenitiva. In genere è ben tollerato dalla paziente che avverte solo una sensazione di prurito e bruciore più o meno intenso e nella maggior parte dei casi può tornare immediatamente alla vita sociale.

Caso clinico di paziente che esegue un soft peeling con alfaidrossiacidi.

Si esegue una accurata detersione ; si procede alla stesura del peeling partendo dalla fronte, al contorno esterno delle guance e mento e quindi in tutto il viso; si aspetto 2/3 minuti e vediamo comparire il tipico frost bianco puntiforme che interessa la fronte e le guance e che indica che la stimolazione a raggiunto il derma superficiale; è il momento giusto per procedere al tamponamento della sostanza e alla successiva stesura di una crema emolliente.