SETTOPLASTICA, SETTORINOPLASTICA e
RINOPLASTICA

Si tratta di un intervento che mira a correggere la funzionalità (Settoplastica), e/o l’estetica del naso (Rinoplastica). Ho messo insieme questi due capitoli perché molte volte sono associati in quanto può succedere che il paziente oltre a voler correggere l’estetica del suo naso lamenta anche una difficoltà respiratoria. Non solo, anche quando ciò non succede, dobbiamo sempre e comunque rispettare, nel correggere la fisionomia della piramide nasale, l’organo naso nella sua funzione, altrimenti si rischia di fare come alcuni chirurghi plastici non specialisti in ORL dei bei nasi non funzionanti.
La chirurgia estetica morfodinamica si prefigge proprio questo, la correzione naturale della morfologia nel rispetto della funzione. L’intervento viene eseguito nella mia esperienza in anestesia generale, per preservare durante l’intervento le vie aeree dal sanguinamento e perché, diciamo la verità, sentire martellare il naso anche senza dolore non è piacevole. Consiste nel modellamento del gibbo, cioè il dorso nasale e della punta, con tecnica chiusa, cioè senza ferite esterne. Si procede quindi ad una medicazione esterna con gessetto ed interna con sostanze emostatiche. Il gessetto viene tenuto in sede per circa 7 gg e le sostanze emostatiche, una specie di gelatina dentro le narici, viene lavata via dal paziente in 7 /10 gg con lavaggi di soluzione fisiologica.
L’uso di queste sostanze evita il tamponamento nasale con garze o tamponi di vario genere che risultavano molto fastidiosi al paziente al momento della rimozione.
Questo ha reso la rinoplastica un intervento molto ben tollerato e pressochè privo di dolore postoperatorio.
Dopo una settimana, alla rimozione del gessetto, il naso risulta di profilo già carino mentre frontalmente residua un edema alla radice della piramide, fra gli occhi, e gonfiore della punta, che diminuiranno nel primo mese e si assesteranno nei mesi a venire.